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Gender Freedom

Eleonora

“Puoi cambiare la tua vita, devi solo affrontare la parte più difficile, le tue paure; fatto quello, ogni cosa è possibile”

Mi chiamo Eleonora, sono una ragazza transgender mtf ed oggi sono fiera di esserlo e di aver intrapreso il percorso di transizione che porta ad allineare il mio aspetto fisico ed estetico a chi mi sono sempre sentita di essere, una ragazza.

Ho passato la vita intera, una vita non vissuta, anzi, vissuta nel quasi più totale nulla perché non avevo il coraggio, la forza, avevo paura di accettare la mia vera natura. Paura di accettarmi, paura di prendere la consapevolezza necessaria che pure ben sapevo, paura di affrontare il percorso di cambiamento, di adeguamento del proprio sé. Paura della società, paura delle reazioni di chi mi circondava, di chi gravitava intorno alla mia vita, paura del pregiudizio, paura della non comprensione, alla fine paura di tutto. Paura di essere sé stessa.

Queste sensazioni alla fine hanno accompagnato la mia esistenza dalla tenera età fino ad un anno e mezzo fa; non avendo il coraggio nemmeno di farla finita, mi rendevo conto che però inconsciamente lo stavo facendo lentamente, perché quel dolore, quel malessere che ti porti dentro non può essere il tuo specchietto per le allodole ad eternum.

Poi arriva il punto di rottura, il momento in cui questa forma malata dettata dalla paura, si spezza e decidi di smetterla di farti del male. Capisci che non puoi più fingere, capisci che ti devi mettere nuda davanti allo specchio, aprire l’armadio degli scheletri e cominciare ad affrontarli.

La parte più dura, più difficile del mio percorso è stata questa, sconfiggere le mie paure, i miei demoni e fare ciò che di più semplice c’è, anche se semplice non lo è stato per nulla all’inizio, accettarsi.

Accettare che madre natura ti ha donato un aspetto che non coincide con ciò che ti sei sempre sentita di essere. Il mio io è sempre stato femminile ed io questo io l’ho soffocato per tanti anni, arrivando a vivere una non vita, un’esistenza che di tale ne aveva solo la parvenza.

Un anno e mezzo fa ho iniziato a prendere coscienza di ciò che in realtà ho sempre saputo, ho iniziato il processo di elaborazione con me stessa e finalmente è arrivata l’accettazione, questa è stata la parte più liberatoria in assoluto. Mi sono resa conto che mi tenevo legata alle mie catene da sola.

Quando è arrivata l’accettazione, ha iniziato a crescere in me anche la fiducia che porre fine alla sofferenza era possibile, scegliendo semplicemente la vita, scegliendo di averne finalmente una, di costruirsela e di prendersela quella vita negata, repressa.

Oggi ad un anno e mezzo dalla svolta, sono una persona nuova, una persona che un’esistenza inizia ad avercela, una persona che sta acquisendo ogni giorno di più una forza che nemmeno sapeva o sperava di avere.

Dopo l’accettazione ho iniziato a chiedere l’aiuto per far sì che potessi finalmente cambiare, ho iniziato il percorso che porta alla certificazione della presenza della disforia di genere; sentirsi in un corpo sbagliato è un termine che non mi piace, così come ancor meno è il termine “cambiare sesso”. Io non cambio sesso, io adeguo il mio aspetto fisico a ciò che sono sempre stata, una femmina, una ragazza, percui non sto cambiando sesso, mi sto allineando. Dopo l’iter obbligatorio e con la certificazione in mano ho avuto pertanto l’autorizzazione a prendere contatto con l’endocrinologo per iniziare la terapia ormonale sostitutiva.

Ricordo ancora benissimo il giorno in cui sono uscita dallo studio della Dottoressa con la certificazione in mano, per fare un chilometro a piedi dal suo studio alla stazione, ci avrò messo un’ora, mi tremavano le gambe, era la fine dell’incubo.

Sono in terapia ormonale sostitutiva da 6 mesi ora, il mio aspetto sta cambiando e finalmente quando guardo allo specchio, vedo me, non più una terza persona, una persona che ha subito per anni ciò che non aveva la forza, il coraggio o Dio solo lo sa cosa, di non accettarsi.

Oggi vivo, sono libera dalle catene, ho intrapreso tutto il percorso parallelo alla terapia ormonale fatto di sessioni laser per la rimozione definitiva dei peli sul viso, della rimozione dei peli superflui sul proprio corpo, dal momento dell’accettazione un anno e mezzo fa, ho perso 28 kg ed oggi posso dire di essere in forma smagliante, perché oggi si, mi voglio finalmente bene.

Mi sto vedendo nascere ogni giorno che passa di più, sono fiera di me, di ciò che ho raggiunto ma la cosa più importante, sono finalmente me stessa.

Ho fatto coming out con tutti nei mesi passati, famiglia, posto di lavoro, amici, parenti ed alla fine mi sono resa conto di aver trovato molta più accettazione e comprensione di ciò che minimamente osavo immaginare. Quando le persone che ti circondano comprendono la sofferenza vissuta e che la mia non è stata una scelta ma una necessita, per quel che è stata sino ad ora la mia esperienza, è più facile innescare nell’altro il meccanismo della comprensione.

Ho trovato tantissimo supporto, le persone che mi sono vicine stanno elle stesse facendo un percorso parallelo al mio, perché anche per loro è un processo.

Io oggi vivo come me stessa nella mia quotidianità, sul posto di lavoro, nella vita di tutti i giorni. Il mio aspetto è in continua trasformazione ed evoluzione grazie alla terapia ormonale sostitutiva, da un bruco sta iniziando a sbocciare una farfalla, bella o brutta che sia ma oggi affronto la vita con una consapevolezza diversa, quando riesci a vivere come te stessa acquisti un’energia che nemmeno sapevi che potessi avere.

Non dico che i mesi passati siano stati facili, sono stati estremamente impegnativi e le emozioni la terapia ormonale te le fa vivere in modo 10 volte più intenso, perché percepisci le sensazioni, le emozioni, positive e negative amplificate rispetto a prima e devi imparare a starci dentro, a prendere il calibro, a conoscerti.

Oggi come oggi lo dico fiera, ci metto la faccia, mi chiamo Eleonora e sono una ragazza transgender mtf.

Puoi cambiare la tua vita, devi solo affrontare la parte più difficile, le tue paure; fatto quello, ogni cosa è possibile.